Con questa intervista si conclude la RCTWeek 2019, la settimana della presentazione del Racconigi Cycling Team in programma oggi, sabato 2 marzo. Matilde Vitillo è stata autrice di una stagione eccezionale. Grazie ai tanti piazzamenti è stata convocata in Nazionale per Europei – in cui è arrivata decima a cronometro – e Mondiali.
Il tuo 2018 è stato eccezionale, qual è il momento che ricordi con più piacere?
Grazie mille, anche io sono rimasta molto soddisfatta di come sia venuta fuori questa stagione. Se dovessi scegliere in tutto l’anno un momento migliore tra tutti, penso che sceglierei assolutamente il Mondiale su strada a Innsbruck.
L’anno scorso da Juniores primo anno sei riuscita a partecipare ai Mondiali su strada, dal 2019 cosa ti aspetti?
Sinceramente spero di riuscire a partecipare di nuovo ai Mondiali su strada, facendo tesoro dell’esperienza dell’anno scorso. Poi mi piacerebbe riuscire a essere convocata anche ai Mondiali su pista.
La Nazionale porta via tanto tempo, come ti organizzi con lo studio?
Non sono mai stata una ragazza organizzata, tanto meno per lo studio. Diciamo che tento semplicemente di sopravvivere al Liceo, cercando di incastrare un po’ tutto tra allenamenti e interrogazioni, confrontandomi sempre con Francesco.
C’è quale ciclista – uomo o donna – a cui ti ispiri?
Detto francamente no, cerco di trovare una mia strada e vedere dove può portarmi.
Che ruolo ha la tua famiglia in quello che fai?
La mia famiglia è sempre stata una parte integrante della mia vita, mi hanno sempre supportata e aiutata su ogni fronte. Nell’ambito del ciclismo in particolare, sono convinta del fatto che ora come ora non mi troverei dove mi trovo e non sarei riuscita a raggiungere quello che ho raggiunto, se non fosse per loro. Devo loro tutto.